Domenico Maestrelli
Attivo militante del Partito comunista clandestino, Maestrelli era conosciuto tra gli antifascisti empolesi col nome di copertura di “Disarmo”. Arrestato dalla polizia fascista e portato dinanzi al Tribunale speciale, fu condannato nel 1928 a sei anni di reclusione. Scarcerato nel 1932, avendo beneficiato della cosiddetta “amnistia del decennale”, tornò a Empoli. Minato nel fisico, Maestrelli, morì pochi mesi dopo, mentre veniva sottoposto ad un’operazione chirurgica che, nonostante la sua giovane età, non valse a salvarlo. I funerali di Domenico Maestrelli, nonostante gli ostacoli frapposti dalla polizia, finirono per trasformarsi in una manifestazione contro il regime, che ebbe come conseguenza l’invio al confino di quattro antifascisti empolesi.