Domenico Marchioro
Nei primi anni del Novecento era stato segretario della Camera del Lavoro di Schio (VI) e poi di quella di Vicenza.
Durante la Prima guerra mondiale Domenico Marchioro, accusato di propaganda antimilitarista, finì in campo di internamento. Nel 1921 aveva aderito al PCd’I, e nel 1928 fu tra gli antifascisti processati dal Tribunale speciale che lo condannò a 17 anni di prigione, trascorsi nel carcere di Civitavecchia e poi al confino. Anche il fratello Isidoro, processato a parte, ebbe una condanna a 10 anni.
Dopo l’8 settembre 1943 Domenico Marchioro fu tra gli organizzatori della Resistenza nel Vicentino e poi, passato a Roma, combatté contro i nazifascisti nella Capitale.
A Liberazione avvenuta è stato segretario della FIOT (la Federazione dei lavoratori tessili), membro della Consulta, responsabile della Commissione ricreativa della CGIL. Per molti anni è stato anche membro della Commissione centrale di controllo del PCI.