Domenico Segalla
Nel 1919 il ragazzo cominciò a partecipare alle lotte operaie finché, nel 1922, perseguitato dai fascisti e ricercato dalla polizia, emigrò in Francia. Anche Oltralpe, Segalla continuò la sua lotta nelle file dei comunisti e, sul finire del dicembre 1936, si arruolò nelle Brigate Internazionali in Spagna.
Inquadrato nella Compagnia italiana del Battaglione "Dimitrov", partecipò a tutti gli scontri sostenuti dal suo reparto. Ferito e promosso tenente, dopo la convalescenza fu incaricato dell'Intendenza del III Battaglione della Brigata Garibaldi. Con il ritiro delle Brigate Internazionali, Domenico Segalla passò in Francia, dove per due anni fu internato nei campi di Saint Cyprien, Gurs e Vernet. Consegnato nel 1941 alla polizia italiana e confinato a Ventotene, soltanto nel settembre del 1943 poté tornare in Istria, dove partecipò alla Guerra di liberazione.
Nel primo dopoguerra fu tra i fondatori e dirigenti dell'Unione degli Italiani dell'Istria e di Fiume. Nel 1948 Segalla si stabilì a Trieste, e vi trascorse gli ultimi anni della sua vita. Nella cittadina croata dove Domenico Segalla è nato, gli è stata intitolata una strada.