Emilio Pietragrua
Ufficiale degli Alpini in servizio in Valle d’Aosta, dopo l’8 settembre 1943 aveva raggiunto le prime formazioni partigiane che si andavano formando in Valtournanche. Come ricorda Roberto Nicco nel suo libro “La Resistenza in Valle d’Aosta”, il giovane tenente si trovava il 12 novembre 1944 a presidiare con i suoi partigiani, nel comune di Antey Saint André, il posto di blocco di Covalou.
I partigiani non riuscirono a resistere all’attacco sferrato dai nazifascisti con forze preponderanti e il tenente fu catturato con alcuni suoi uomini. Portato ad Aosta, Emilio Pietragrua fu fucilato dai tedeschi, nella notte tra il 12 e il 13 novembre.
Sulla casa dove il ragazzo aveva abitato a Milano, in piazza Giulio Cesare 19, una lapide oggi così lo ricorda: “Qui dimorò – Emilio Pietragrua – alpino e soldato della - Libertà – nella resistenza eroica al - nemico – si votò al sacrificio supremo - e cadde sotto il piombo – tedesco”.