Enrico Reginato
Laureato in Medicina e chirurgia, dal 1938 al 1940 aveva esercitato la professione a Padova ed Alessandria. Mobilitato all’inizio della Seconda guerra mondiale, nel 1941 era stato mandato in Albania come sottotenente medico del 1° Reggimento Alpini e nel gennaio del 1942 era stato trasferito col suo reparto sul Fronte russo.
Durante la battaglia di Stalino cadde prigioniero e per dodici anni fu incarcerato in vari campi, nei quali si prodigò instancabilmente nella cura dei malati e dei feriti di varie nazionalità, tanto che anche la Repubblica federale lo ha insignito di una decorazione, per l’aiuto prestato ai prigionieri tedeschi.
Sopravvissuto a terribili disagi, il dottor Reginato nel 1954 poté tornare in Italia e, ripreso il servizio medico militare, nel 1962 divenne colonnello. Fu poi assegnato al Comando generale dell’Arma dei carabinieri e, per l’abnegazione e il coraggio dimostrati durante la prigionia, decorato di Medaglia d’oro.
Sulla sua drammatica esperienza Enrico Reginato ha scritto un libro dal titolo “Dodici anni di prigionia in Russia”.
Ai suoi funerali hanno partecipato a Treviso (che al generale Enrico Reginato ha poi intitolato una via), oltre tremila persone, tra autorità civili e militari, sopravvissuti alla campagna di Russia e semplici cittadini.