Ercole Miani
Allo scoppio della Prima guerra mondiale espatria dall'Impero austro-ungarico e si arruola nell'esercito italiano. Si distingue, tanto da meritare due Medaglie d'argento e due di bronzo e la nomina a capitano sul campo, anche se non si adegua al metodo (caro ai Comandi militari), di mandare le truppe al massacro. Nel 1919, mosso da ideali mazziniani, schierato alla "sinistra" del movimento dei legionari fiumani, partecipa alla spedizione di Gabriele D'Annunzio. All'avvento di Mussolini contrasta però il fascismo (con l'amico Gabriele Foschiatti), nelle file del movimento di "Giustizia e Libertà". Durante il ventennio subisce arresti e viene sempre tenuto sotto sorveglianza della polizia. Dopo il 25 luglio 1943 è tra gli organizzatori del Partito d'Azione a Trieste e impedisce che l'antifascismo si coaguli in un movimento antislavo, pur avendo chiari i diritti degli italiani, che difende non scendendo a patti per l'annessione di Trieste alla Jugoslavia. A capo delle formazioni di "Giustizia e Libertà" col nome di copertura di "Villa", Ercole Miani, nel febbraio del 1945, è arrestato dal famigerato commissario di polizia Gaetano Collotti. "Villa" resiste stoicamente alle torture. È poi rilasciato per intercessione di personaggi del fascismo locale che, coscienti dell'approssimarsi della sconfitta, si preparano a trarre vantaggio dal loro atteggiamento. Riacquistata la libertà "Villa" riprende la lotta guidando le formazioni gielliste nelle giornate insurrezionali. Nel dopoguerra è Ercole Miani a fondare l'Istituto per la storia del movimento di liberazione nel Friuli-Venezia Giulia, che ha diretto sino alla morte. È sempre lui che rifiuta ogni onorificenza della Repubblica italiana motivandola, in una lettera alla Presidenza del consiglio, con l'avvenuta concessione, alla memoria del suo torturatore Collotti, di una Medaglia di bronzo al valor militare. Al nome di Ercole Miani sono intitolati, a Trieste, un Centro studi-Circolo culturale e una strada. Sugli anni della lotta armata contro i nazifascisti, Miani ha scritto un libro: La Resistenza nella Venezia Giulia.