Ernesto Casavecchia
Era allievo ufficiale dell'Aeronautica militare a Torino, allorché fu annunciato l'armistizio. Raggiunta la Valle Varaita, divenne subito uno degli animatori dei nuclei di partigiani che, nell'inverno 1943-44, si costituirono nel Cuneese. Comandante di un distaccamento della 181ma Brigata Garibaldi "Mario Morbiducci", Casavecchia nell'aprile del 1944 divenne capo di stato maggiore della XI Divisione Garibaldi. Il 6 marzo del 1945 "Ernesto" (così era conosciuto Casavecchia dai suoi compagni di lotta), pernottava con un esiguo numero di partigiani nel Santuario di Valmala, quando fu sorpreso, alle prime luci dell'alba, da un reparto del battaglione "Bassano" della Divisione "Monterosa" dell'esercito repubblichino che stava compiendo, con gran dovizia di mezzi, un rastrellamento nella zona. I garibaldini si difesero strenuamente, ma soccombettero alla superiorità nemica. Quasi tutti i partigiani caddero nello scontro e, con loro, Casavecchia, il cui cadavere fu poi ritrovato crivellato di colpi.