Ezio Serantoni
Giovane socialista dal 1917, con la fondazione del PCdI fu membro del Direttivo delle "Guardie Rosse" di Imola. Nel 1924, dopo il servizio militare, Serantoni riprese l'attività politica e sindacale, ma fu presto licenziato e costretto a lasciare la sua città. Lavorò alla Cogne di Aosta e alla Fiat Lingotto di Torino, svolgendovi attività sindacale e politica. Dopo aver partecipato a Basilea alla Conferenza del PCdI, il 5 maggio 1928 l'attivista comunista fu arrestato a Torino. Condannato a due anni di confino a Ponza e dopo un po' amnistiato, Serantoni tornato ad Imola fu segretario della locale organizzazione comunista clandestina.
Nel 1933 nuovo arresto e cinque anni di confino a Ponza, e alle Tremiti, prolungati, col campo di lavoro a Pisticci, sino alla caduta di Mussolini e il ritorno a Imola nell'agosto del '43. Dopo l'8 settembre di nuovo in clandestinità e, dal marzo del 1944, la responsabilità, organizzativa, politica e militare, dell'intero mandamento imolese. Col nome di battaglia di "Mezanot", Serantoni è commissario politico delle SAP e presidente del CLN, che dirige sino alla Liberazione.
Gli impegni del dopoguerra: segretario di zona del PCI sino al novembre 1946, quando è nominato segretario della Federazione comunista di Macerata; nel 1950 segretario della CdL di Frosinone; nel 1951 l'arresto per le azioni compiute da partigiano (ma nel 1979, a 36 anni dalla fine della guerra! gli sarà conferita la Medaglia al valore). Tornato infine ad Imola, Serantoni è eletto consigliere e nominato assessore comunale. Presiede anche la locale Casa di riposo ed è nominato segretario delle Sezioni imolesi dell'ANPPIA e dei Combattenti e Reduci.
Una via di Imola porta oggi il nome del valoroso partigiano e dirigente comunista.