Franco Franchini
Militante antifascista, dopo l'8 settembre 1943 Franchini, col nome di battaglia di "Romagna", prese parte alla Guerra di liberazione alla testa del VII GAP di Imola. Tra i tanti episodi di lotta armata di cui fu protagonista, dimostrando un eccezionale coraggio, basti ricordare l'attentato compiuto ad Argelato, dove "Romagna" fece saltare in aria la Casa del fascio presidiata dai repubblichini. Di questo e di altri episodi racconta il partigiano Elio Cicchetti, nel libro di memorie Il campo giusto, edito da "La Pietra" nel 1969. Nell'ottobre del 1944, "Romagna", alla testa di un distaccamento di gappisti della VII, accorse in aiuto di una formazione partigiana, circondata da reparti di Brigate nere nella casa colonica Guernelli. Nella zona i militi della rsi stavano compiendo un rastrellamento, nel quale si contarono, soltanto a Sabbiuno di Castel Maggiore, trentatré civili (tra cui donne e bambini), uccisi per rappresaglia. Lo scontro a "casa Guarnelli" si risolse con lo sganciamento dei partigiani; i fascisti lasciarono sul terreno 35 uomini. Ma anche Franco Franchini cadde. Trasportato gravemente ferito all'ospedale di Bentivoglio, "Romagna" non sopravvisse. Il 15 ottobre per punire la reazione partigiana anche i nazifascisti operarono un grande rastrellamento nella zona nord di Bologna dove fermarono duemila persone.