Gennaro Capuozzo
Apprendista commesso, fu senza dubbio il più giovane degli insorti napoletani che parteciparono al combattimenti contro i tedeschi nelle quattro giornate del settembre 1943. Dopo aver combattuto in via Santa Teresa, fu ucciso da una granata mentre lanciava bombe a mano contro i carri armati tedeschi dal terrazzino dell'istituto delle Filippine. «Appena dodicenne - dice la motivazione della sua Medaglia d'Oro - durante le giornate insurrezionali di Napoli partecipò agli scontri sostenuti contro i tedeschi, dapprima rifornendo di munizioni i patrioti e poi impugnando egli stesso le armi. In uno scontro con carri armati tedeschi, in piedi, sprezzante della morte, tra due insorti che facevano fuoco, con indomito coraggio lanciava bombe a mano fino a che lo scoppio di una granata lo sfracellava sul posto di combattimento insieme al mitragliere che gli era al fianco».