Gennaro Tescione
Dopo aver frequentato a Caserta il Liceo classico "Pietro Giannone", Gennaro Tescione si era laureato in Giurisprudenza. Promettente professionista, fu chiamato alle armi nell'agosto del 1939 e, dopo un passaggio a Barletta, trasferito a Rodi con il grado di tenente di complemento presso il 10° Reggimento di fanteria della Divisione "Regina". Addetto all'Ufficio servizio del Comando superiore dell'Egeo, dopo l'armistizio operò, come ufficiale di collegamento, nelle azioni militari contro i tedeschi, sino a che fu catturato e internato. Pur in quelle condizioni, come ricorda la motivazione della ricompensa alla memoria, "si adoperò con altri giovani generosi e decisi per preparare d'intesa con gli Alleati, un moto di riscossa nell'isola. Sfumato il piano insurrezionale, tentò per due volte, ma senza successo, la fuga". Giunto il momento della deportazione dei militari italiani in un campo di concentramento in Germania, Tescione preferì darsi la morte piuttosto che restare prigioniero dei tedeschi. Nella sua città natale gli è stata dedicata una via e, al "Convitto nazionale" di Napoli, è stata intitolata a Gennaro Tescione l'aula di informatica.