Germano Jori
Operaio in un'officina, era entrato nella Gioventù comunista e quindi nel PCd'I. Dopo la proclamazione delle leggi eccezionali del 1926, il giovane antifascista si impegnò nell'attività clandestina del suo partito. Arrestato nell'ottobre del 1933 con altri tredici suoi compagni, Jori fu deferito al Tribunale speciale. Condannato a dieci anni di reclusione il 20 luglio 1934, nel 1937 lasciò il carcere beneficiando dell'amnistia e riprese subito l'attività politica che proseguì più scopertamente dopo la caduta di Mussolini. Fu proprio lui uno dei principali organizzatori, a Genova, delle manifestazioni popolari contro la guerra. Dopo l'8 settembre, designato membro del Comitato federale genovese del PCI, ebbe l'incarico di responsabile del "lavoro militare", e dopo la morte di Giacomo Buranello divenne il comandante dei GAP di Genova. Cadde a sua volta durante uno scontro con le Brigate nere, mentre era in missione a Sampierdarena. Il suo nome fu dato a una brigata SAP di Genova e a una formazione partigiana operante sulle montagne liguri. Nel dopoguerra, gli è stata intitolata una strada del capoluogo.