Gigino Battisti
Laureato in Economia e dirigente di aziende industriali, il figlio del martire Cesare Battisti (che pure aveva partecipato, oltre che alla Prima guerra mondiale anche alla cosiddetta "impresa di Fiume"), resistette sempre alle lusinghe dei fascisti, che attraverso di lui avrebbero voluto fare del padre una sorta di precursore del regime. Non solo: Gigino Battisti, militante del Partito repubblicano, sin dai primi anni '30 del secolo scorso, si impegnò ad attraversare i valichi delle sue montagne, per introdurre in Italia stampa clandestina o per fare da guida agli antifascisti che (come Pietro Nenni), dovevano attraversare clandestinamente la frontiera.
Negli anni del regime, il giovane dirigente industriale entrò in contatto con un gruppo di socialisti di Trento e fu tra i promotori della formazione dei movimenti antifascisti "Italia Libera" e "Giustizia e Libertà". Dopo l'annuncio dell'armistizio, Battisti passò in Svizzera ed entrò nel CLN di Lugano. Collaboratore dell'Office of Strategic Services americano, combatté nelle formazioni partigiane dell'Ossola alla vigilia della liberazione della zona e collaborò poi con la Giunta provvisoria di governo della "Repubblica dell'Ossola". Da questa, ricevette il mandato di trattare con le autorità svizzere, con il CLN di Lugano e con la Legazione italiana di Berna, per i rifornimenti alimentari e lo scambio di altri prodotti con la vicina Repubblica elvetica. Sino alla Liberazione, Gigino Battisti operò con le formazioni partigiane della Valtellina e, sconfitti i nazifascisti, il 25 aprile 1945 fu nominato sindaco di Trento.
Deputato all'Assemblea Costituente eletto nelle liste del PSI, scomparve prematuramente, in un incidente ferroviario avvenuto nel Casertano. Per ricordare Gigino Battisti è stato istituito in Trentino un Trofeo di ciclismo juniores che, nel 2009, giunto alla 58ma edizione, è stato vinto da Michele Tatto.