Gioele Venturini
Nel 1929 aveva preso contatto con un piccolo nucleo comunista clandestino operante ad Arcola. Dal 1933 al 1937 Venturini fu uno dei più attivi diffusori della stampa clandestina a Pitelli e a Ponzano Magra. La sua attività e quella dei suoi pochi compagni s'interruppe nella primavera del 1937, quando fu arrestato con l'accusa di svolgere propaganda a favore della Repubblica spagnola. Deferito al Tribunale speciale con altri sedici antifascisti, Venturini fu condannato, nel marzo del 1938, a cinque anni di reclusione.
Rinchiuso nel carcere di Fossano, l'operaio comunista ne uscì per amnistia nel luglio del 1939. Dopo l'armistizio Venturini ha partecipato all'attività del CLN di Arcola e, nell'aprile del 1946, fu eletto consigliere comunale nelle liste del PCI e nominato assessore di quel comune dello Spezzino.