Giorgio Fanti
Dando notizia della scomparsa di Fanti all'età di 89 anni, i suoi familiari ne hanno innanzitutto sottolineato il suo ruolo durante la Resistenza come partigiano del Comando unico militare Emilia-Romagna. Di questo Giorgio Fanti era andato sempre orgoglioso, nonostante negli anni si fosse affermato come giornalista e scrittore. Così come era orgoglioso di essere diventato elbano onorario dopo che, sull'isola, aveva preso casa a Procchio e vi aveva trascorso i suoi ultimi anni.
Subito dopo la Liberazione Giorgio Fanti era stato nominato responsabile della Commissione culturale della Federazione comunista di Bologna. Nel 1946 era diventato redattore de Il Progresso e come responsabile della terza pagina del giornale aveva organizzato la prima Mostra nazionale sull'Arte italiana. Nel 1954 era stato segretario del "Movimento italiano per la pace". A seguire: il lavoro a Roma a l'Unità e poi a Paese Sera, come corrispondente da Londra e Parigi, e infine (dal 1987 al 1990) il lavoro alla RAI, con collaborazioni a Il Mondo, Repubblica, Rinascita.
Al Comune di Portoferraio, Fanti nel 1954 aveva donato gli oltre 5 mila volumi della sua biblioteca.