Giorgio Malaguti
Era nato in Belgio dove il padre, Onorato, si era dovuto trasferire per sottrarsi alle persecuzioni dei fascisti. Quando la famiglia era tornata in Italia, Giorgio aveva preso dimora nel Comune dal quale i Malaguti avevano dovuto forzosamente allontanarsi. Educato dai genitori ai valori democratici, il giovane bracciante, subito dopo l'8 settembre 1943, costituì, con altri ragazzi antifascisti, i primi gruppi armati nella zona di Galliera (Bologna). Sarebbero poi confluiti nella seconda Brigata Garibaldi, di cui Giorgio sarebbe diventato commissario politico. Per sua iniziativa, il 21 novembre 1944, fu pubblicato il primo numero di un foglio clandestino intitolato Battaglia - Organo della massa operaia di Galliera. Del giornaletto furono pubblicati sei numeri. Poi "Marco" (questo il nome di copertura del ragazzo), sapendo di essere stato identificato, passò con alcuni compagni nel Ferrarese. Tre mesi dopo cadde, con altri quattro partigiani, nelle mani dei fascisti, che lo passarono per le armi. Il quotidiano Corriere Padano, diede la notizia scrivendo che si trattava di "cinque banditi, fuorilegge, degni di essere fucilati".