Giovanni Maltese
All'annuncio dell'armistizio era ricoverato in un ospedale da campo per una grave infermità. Lasciò subito il luogo di cura, per riassumere il comando del suo Battaglione impegnato contro i tedeschi a Cefalonia. Catturato dopo giorni di scontri, fu passato per le armi. Nel 1976, il Presidente della Repubblica Giovanni Leone ha decretato alla memoria di Maltese la massima ricompensa al valor militare, con una motivazione nella quale si afferma che "... con insigne coraggio conduceva i suoi fanti al combattimento, infliggendo al nemico gravi perdite, catturando numerosi prigionieri, destando l'ammirazione dei dipendenti per le sue eccezionali doti di comandante e combattente di saldissima tempra. Travolti i suoi reparti nell'impari lotta, veniva catturato allo spegnersi della disperata resistenza. Sottoposto ad esecuzione sommaria, affrontava la fucilazione sul campo con la fierezza di valorosissimo soldato".