Giovanni Ortoleva
Col nome di battaglia di “Jaccon” era diventato partigiano della XII Brigata Garibaldi “Nedo Pajetta”. Catturato con i suoi compagni da un reparto repubblichino della “Montebello”, mentre riposava in un rifugio di fortuna durante una marcia di trasferimento, “Jaccon” rifiutò senza esitare le proposte del comandante repubblichino, siciliano come lui.
Se avesse le avesse accolte, Ortoleva avrebbe potuto salvarsi, ma rifiutò sdegnosamente di tradire i suoi compagni, indicando dove erano acquartierate le bande partigiane operanti nel Biellese. Fu fucilato il giorno stesso, dopo che gli altri partigiani furono sottoposti a orrende sevizie.
Soltanto uno della “Nedo Pajetta” era riuscito a fuggire. “Jaccon” cadde con gli altri.
Le sue ceneri sono state traslate da Salussola a Isnello il 3 settembre del 2011. Così Ortoleva, che a Isnello non è stato mai dimenticato, come dimostra anche una lapide collocata da anni nel paese delle Madonie, ha potuto, dopo tanto tempo, riposare nel cimitero della sua terra. I suoi resti sono stati accolti con una grande partecipazione di compaesani, che hanno assistito alle esequie ed hanno partecipato alla commemorazione organizzata dall’ANPI.
Nel cimitero di Isnello, accanto alle ceneri di Giovanni Ortoleva, in un giardino già pronto, saranno piantate rose “Bella Ciao” donate dall’ANPI di Ravenna.