Girolamo Valenti
Aveva frequentato il Liceo a Catania e nel 1911 si era trasferito negli Stati Uniti, cominciando lì l’attività professionale, proprio scrivendo per giornali stampati in lingua italiana per i nostri emigrati. Dirigente della Federazione socialista italiana, Valenti fu anche tra gli organizzatori a New York della Camera italiana del lavoro.
In contatto con i dirigenti del PSI della madrepatria, quando ottenne la cittadinanza americana accentuò la sua opposizione al regime fascista e negli anni Trenta del secolo scorso si adoprò per smascherare in America la dittatura mussoliniana.
Benché anticomunista Valenti non esitò negli anni dal 1936 al 1939 a presiedere lo “Italian Antifascist Committee”, che comprendeva, appunto, anche i comunisti.
Allo scoppio del Secondo conflitto mondiale il giornalista socialista collaborò con l’OSS (Office of Strategic Services) per creare in Italia una rete di appoggio tra le forze partigiane (egemonizzate dai comunisti con le “Brigate Garibaldi”) e gli Alleati. Ciò non gli impedì, negli anni della “guerra fredda”, di assumere posizioni duramente polemiche col PCI.