Gismondo Veroni
Operaio di famiglia socialista, aderì nel 1927 ai giovani comunisti. Nel 1931 entrò nell'organizzazione clandestina del PCI. Chiamato alle armi nel 1935, prestò ininterrottamente servizio militare per otto anni, passando dall'Etiopia ai Balcani. Qui riuscì a stabilire contatti con la Resistenza dalmata e a svolgere una rischiosa attività antifascista tra i commilitoni. Sorpreso l'8 settembre 1943 in licenza a Reggio Emilia, si diede subito alla lotta armata e divenne membro del Comitato militare del C.L.N. di Reggio. Comandante della Brigata provinciale S.A.P., passò poi al comando della 285a Brigata S.A.P. dell'Appennino reggiano. Gismondo Veroni, decorato di Medaglia d'argento al valor militare per il contributo dato alla Resistenza, nel dopoguerra fu incarcerato per l'attività svolta come partigiano. Nel dopoguerra fu dirigente del movimento cooperativo, consigliere comunale a Reggio e, per quasi vent'anni, presidente dell'ANPI provinciale. Ha lasciato un libro di memorie, edito nel 1975 con il titolo "Azione partigiana".