Giulio Venticinque
Si era laureato nel 1939 in medicina e chirurgia presso l'Università di Roma e lavorava presso quella Clinica Medica quando, nel novembre del 1940 fu chiamato in servizio in Marina. Destinato, come sottotenente medico di complemento, all'Infermeriadella Marina di Brindisi, Venticinque fu poi imbarcato sulla nave ospedale Gradisca. Il giovane medico, che nel novembre del 1942 aveva conseguito la promozione a tenente, l'8 settembre 1943 era ancora in forza alla Gradisca.Riuscì a sottrarsi alla cattura quando la nave fu presa dai tedeschi, che internarono l'intero equipaggio in Germania.
Dopo aver a lungo girovagato nella macchia, Venticinque riuscì ad aggregarsi ad una formazione di partigiani greci, presso i quali prestò la sua opera di medico, acquistandosi in pochi mesi grande stima e fiducia tra la popolazione del luogo.
Catturato in seguito a delazione, mantenne un comportamento esemplare, ricusando ogni forma di collaborazione con i tedeschi e rifiutando di dare informazioni sui compagni, nonostante fosse stato sottoposto a maltrattamenti e a torture.
Condannato a morte per impiccagione, Giulio Venticinque - come è ricordato nella motivazione della Medaglia d'oro - affrontò la prova suprema con serena calma, suscitando l'ammirazione fra la popolazione di Aghion, dove ebbe luogo il suo martirio.