Giuseppe Carrabino
Era un ragazzo quando i suoi genitori decisero di emigrare a Fiume; qui Giuseppe trovò lavoro presso il Silurificio e, dopo breve tempo, fu impiegato come sommozzatore. Il giovane operaio, che aveva aderito al movimento antifascista clandestino, nel settembre del 1943 fu tra gli organizzatori dei GAP locali. Carrabino partecipò a numerose, arditissime azioni contro i tedeschi sino a che, nel luglio del 1944, cadde in un agguato delle SS. Riuscito a sfuggire alla cattura, il giovane raggiunse i partigiani alla macchia e fu nominato commissario politico della "Compagnia Fiumana" nel II Battaglione del 1° Distaccamento. In quell'incarico, l'operaio del Silurificio fu sempre esempio di combattività. Cadde sulle pendici di Monte Nevoso, in uno scontro con gli ustascia, mentre - con un gruppo di partigiani della "Compagnia Fiumana" (quasi tutti italiani di Fiume, che sarebbero stati catturati e trucidati) - si stava dirigendo verso il Gorski Kotar per unirsi alla III Brigata Istriana.