Giuseppe Marconcini
Membro del Partito comunista, l'operaio era stato arrestato e, nel 1929, condannato dal Tribunale speciale a un anno di reclusione per la sua attività antifascista. Nel 1938 Marconcini era in Spagna, a combattere contro i franchisti nelle Brigate Internazionali. Dopo l'8 settembre 1943 fu tra gli organizzatori della Resistenza contro i nazifascisti nel Veronese. Membro del locale CLN fu arrestato dai tedeschi che, dopo averlo trasferito nel campo di transito di Bolzano, il 1° febbraio 1945 lo deportarono a Mauthausen e di lì nel campo di sterminio di Gusen, dove l'operaio antifascista non sopravvisse. A Verona, dove gli è stata intitolata una via, Giuseppe Marconcini è ricordato anche a Palazzo Barbieri, sede del Comune, in una lapide dedicata ai membri del CLN veronese scomparsi nei campi di sterminio nazisti.