Giuseppe Robusti
Il 19 marzo 1945, Pino, come tutti lo chiamavano, aveva appuntamento con la fidanzata in Piazza Oberdan a Trieste. Arrestato dalla SS il ragazzo, che era iscritto alla facoltà di Architettura dell'Università cittadina, fu rinchiuso con altri "rastrellati" nel carcere del Coroneo. Per trattenervelo - com'è riportato nei volumi curati da Adolfo Scalpelli San Sabba. Istruttoria e processo per il Lager della Risiera - fu sufficiente che gli trovassero in tasca una tessera dell'Organizzazione Todt per il lavoro obbligatorio. Considerato assente ingiustificato dalle mansioni che gli erano state imposte, Pino fu internato nella Risiera di San Sabba. Benché non militasse nella Resistenza, lo studente fu messo in una cella con i "politici" e non gli occorse molto (come si comprende da una sua lettera), a capire le ragioni della loro scelta e a condividerle. Il ragazzo fu fucilato dai tedeschi, quando ormai la Liberazione era imminente, e bruciato nel forno della Risiera.