Giuseppe Spataro
Presidente della FUCI dal 1920 al 1922 e vice segretario dello sturziano Partito polare, è considerato uno dei principali fondatori della Democrazia Cristiana dopo la caduta del fascismo. Durante il ventennio aveva esercitato la professione di avvocato, ma aveva continuato a mantenersi in contatto con i suoi vecchi amici "popolari". Entrato, dopo l'armistizio, a far parte del CLN, vi aveva svolto, sino alla liberazione di Roma nel giugno del 1944, una rischiosa attività di collegamento tra i partiti e i movimenti antifascisti.
Membro dei governi Bonomi, nel 1946 Spataro era stato eletto alla Costituente e nello stesso anno era stato nominato presidente della RAI, ponendo le basi per il monopolio dc nel settore. Ha rivestito per anni incarichi di governo come sottosegretario e come ministro delle Poste, della Marina mercantile, dei Lavori Pubblici, dell'Interno e dei Trasporti. Dal 1964 e sino alla morte, il governante abruzzese ha presieduto l'Istituto Sturzo.
Nel 1976 Spataro, che è stato anche vice presidente del Senato, si era ritirato dalla politica attiva.