Guido Mentegazzi
Sorpreso dall'armistizio mentre svolgeva il servizio militare come capitano dell'Esercito, era subito entrato nelle file della Resistenza. Rappresentante del Partito d'Azione nel CLN clandestino di Biella, Mentegazzi era stato catturato dai nazifascisti mentre rientrava in città da una missione. Portato a Villa Schneider – un edificio in stile liberty del centro cittadino, che era diventato sede delle SS italiane – l'ufficiale era stato rinchiuso nelle cantine della villa, attrezzate per torturare i prigionieri. Dopo aver resistito per ore alle più atroci sevizie, senza rivelare nulla che potesse nuocere alla Resistenza, il capitano fu caricato su una macchina per essere tradotto alle carceri di Biella-Piazzo, ma l'auto non arrivò mai a destinazione. Il cadavere di Mentegazzi, crivellato di colpi, fu trovato la mattina dopo sulla strada per il Piazzo. In ricordo del partigiano azionista, a Biella hanno intitolato una via.