Icilio Ronchi Della Rocca
Al momento dell'armistizio, si trovava mobilitato in Istria come capitano di Artiglieria. Dopo lo scioglimento del suo reparto, l'ufficiale si portò nel Cuneese, entrando subito nella Resistenza locale. Su indicazione del generale Giuseppe Perotti, comandante militare del CLN piemontese, Ronchi Della Rocca assolse al suo compito, dando vita prima a bande, poi a brigate. Nella zona di Bra divenne comandante della 104ma Brigata autonoma denominata, appunto, "Bra", inquadrata nel Gruppo Divisioni Alpine guidato da Enrico Martini Mauri. Successivamente fu alla guida della 12ma Divisione "Bra", che si distinse nell'ultimo cruciale periodo della lotta partigiana, quando fu in prima fila nella liberazione di Bra, Racconigi e Carmagnola (TO). Nel dopoguerra Icilio Ronchi della Rocca decise di continuare nella carriera militare, raggiungendo il grado di generale. Raccolse molti documenti sulla Resistenza in Piemonte in un archivio personale, dal quale, nel 1965, trasse il libro Ricordi di un partigiano - La Resistenza nel Braidese. Per perpetuare la memoria di Icilio e, attraverso di lui, contribuire a difendere i valori di una stagione, quella resistenziale, ancora oggi troppo spesso sminuita, la vedova Malvina Garrone (che fu audace staffetta partigiana col nome di "Sonia"), con lŽaiuto di Vanna Ariolfo ha curato la ristampa di Ricordi di un partigiano. Il volume è stato ripubblicato nel 2009 dall'editore Franco Angeli, col patrocinio del Comune di Bra.