Leo Solari
La triste notizia della scomparsa di Solari l'ha data l'associazione "LiberaUscita", (un'organizzazione impegnata per la legittimazione dell'eutanasia), di cui Solari era socio onorario. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, esprimendo ai familiari il suo cordoglio, ha ricordato che, solo poche settimane fa, aveva ascoltato Solari in occasione della commemorazione del centenario della nascita di Eugenio Colorni, di cui l'esponente socialista era stato collaboratore, amico e biografo.
"Socialista fin dalla gioventù, protagonista della Resistenza, maturò presto l'idea - ha ricordato Napolitano - che la costruzione dell'Europa unita sarebbe stata non solo il traguardo necessario per la pace e il progresso dei popoli europei, ma anche l'orizzonte politico essenziale per la sinistra democratica". Il Presidente così concludeva: "Ne ricordo l'attiva partecipazione al dibattito della sinistra e la battagliera presenza sui temi dei diritti civili e della libertà di coscienza e di ricerca".
Tra i fondatori, nel 1944, della Federazione Giovanile Socialista, Leo Solari ne diresse l'attività partigiana e la propaganda. Comandante di una delle formazioni "Matteotti", fu animatore in Lombardia (dove dall'età di 2 anni aveva vissuto) delle forze socialiste impegnate nella Resistenza.
Dopo la Liberazione, divenne segretario dei giovani socialisti e fondò e diresse il foglio Rivoluzione Socialista. Nel 1947 contribuì alla "scissione di Palazzo Barberini" e divenne membro della Direzione del PSDI. Assente per un decennio dalla vita di partito, si concentrò sull'attività professionale, di cui fanno testo oltre trenta monografie, riguardanti in prevalenza temi economici. Tra le sue opere: Eugenio Colorni - Ieri e sempre, che nel 1980 vinse il "Premio Viareggio".