Ludwig Karl Ratschiller
Da ragazzo (frequentava l'Università di Innsbruck), aderisce inizialmente con entusiasmo al regime nazionalsocialista e quando viene posto di fronte all'alternativa di optare tra l'Italia e la Germania sceglie quest'ultima. Ma durante un campo di studio e lavoro in Polonia, patria della madre, la sperimentazione della brutalità del regime di occupazione nazista e la visita al ghetto di Varsavia nel 1941 lo inducono a una svolta radicale, tanto che decide di disertare dalla Luftwaffe, nella quale era stato arruolato, e di tornare in Alto Adige. Qui Ratschiller diventa capo di stato maggiore della Brigata partigiana "Calvi", operante in Cadore. Arrestato a Caprile il 22 novembre del 1944, "Ludi" (così lo chiamavano in famiglia e così si fece chiamare nella Resistenza), viene portato a Belluno. Nella caserma "D'Angelo" i nazifascisti lo sottopongono a duri interrogatori, ma nemmeno con scariche di corrente elettrica riescono a farlo parlare. Rinchiuso nel lager di Bolzano (numero di matricola 9871) il giovane partigiano, il 28 febbraio 1945, è trasferito a Ospedale di Cadore e costretto ai lavori forzati per la Organizzazione Todt. Evaso il 15 aprile, riesce a tornare a casa al termine della guerra. Nel dopoguerra conclude gli studi di geologia, e opera per anni nel campo dell'industria petrolifera, soprattutto in Libia e nel Sahara spagnolo. Quando, nel 1980, fa ritorno in Alto Adige in compagnia della moglie Norma, riordina i suoi importanti e preziosi reperti geologici (che saranno poi raccolti a Bolzano), ma soprattutto riordina i suoi ricordi e i suoi documenti degli anni della Resistenza. L'edizione italiana delle sue memorie sarà pubblicata dopo la sua morte dal Circolo Culturale ANPI di Bolzano, con il contributo della Provincia autonoma e della CGIL di Bolzano, a cura di Giovanni Di Donà e Giorgio Mezzalira in un libro dal titolo Il compagno "Ludi", autobiografia di un partigiano, che è disponibile in versione integrale sul nostro sito (PDF, 1 Mb). Nei primi anni di pubblicazione online, il libro di Ratschiller ha avuto oltre diverse decine di migliaia di lettori.