Luigi Agosti
Di famiglia aristocratica, Luigi Agosti aveva rinunciato ben presto all'idea di fare l'agronomo e, arruolato nell'esercito, era diventato ufficiale. L'8 settembre 1943 era di servizio a Venezia. All'annuncio dell'armistizio si era dato subito alla macchia con un gruppo di suoi soldati e per oltre un anno combatté valorosamente, con a fianco il fratello Giuseppe, poi caduto con lui in un'imboscata, contro i nazifascisti. Nella motivazione della decorazione al valore concessa alla memoria di Luigi Agosti si legge: "Col favore della notte, una preponderante ciurmaglia di negatori della Patria, guidata da una spia, circondava lo sperduto casolare dove riposava insieme col fratello e con altri partigiani. Tra le fiamme del casolare incendiato e gli spasimi delle ustioni, rifiutava di arrendersi, gettando contro il nemico le poche bombe a mano rimastegli".