Luigi Collo
Tenente della Divisione "Tridentina", ha partecipato al secondo conflitto mondiale in Francia, in Grecia, in Albania e in Russia. Ferito a Nikolajevka, dopo il 25 luglio 1943 era accampato con i suoi soldati nella piana di Bressanone. All'armistizio rifiutò di arrendersi ai tedeschi che, dopo averlo condannato alla fucilazione, lo deportarono in Austria, Polonia e Germania. Nei vari campi militari, Collo resiste alle pressioni perché aderisca alla repubblichina di Salò e torna in Italia quando l'Armata rossa libera lui e gli altri prigionieri vicino a Berlino. Dopo la Liberazione, rientrato nei ranghi dell'Esercito, si laurea in Ingegneria a Torino e prosegue la carriera militare, che conclude come generale di Corpo d'Armata. Ha lasciato molti libri sulla Resistenza dei militari italiani durante la seconda guerra mondiale.