Luigi Cortile
Si era arruolato nella Guardia di Finanza durante la Prima guerra mondiale ed era stato mobilitato nei Balcani. Dopo il conflitto aveva frequentato la Scuola sottufficiali di Caserta ed aveva iniziato una carriera che l'avrebbe portato a Genova e a Milano. Nel settembre del 1943 si trovava a Clivio, al comando di quella Brigata di frontiera della GdF. Entrò subito nella Resistenza, affiancando l'attività umanitaria del parroco del paese, impegnato nel favorire il passaggio in Svizzera di coloro che erano perseguitati dai nazifascisti. L'11 agosto 1944 il maresciallo Cortile fu arrestato dai tedeschi e tradotto prima nel carcere di Varese e, poi, a Milano. Da "San Vittore", il sottufficiale fu trasferito, era il 17 ottobre, al Campo di concentramento di Bolzano e di qui, il mese dopo, a Mauthausen. Morì nel sottocampo di Melk. Il 16 giugno 2007 il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha concesso alla memoria di Luigi Cortile la massima decorazione al merito civile con questa motivazione: "Nell'ultimo conflitto mondiale si prodigava, con eccezionale coraggio ed encomiabile abnegazione, in favore dei profughi ebrei ed i perseguitati politici, aiutandoli ad espatriare clandestinamente nella vicina Svizzera. Arrestato dai nazifascisti veniva trasferito in Austria, perdendo la vita in un campo di concentramento. Mirabile esempio di altissima dignità morale e di generoso spirito di sacrificio ed umana solidarietà".