Luigi Masini
Aveva partecipato alla guerra italo-turca e al primo conflitto mondiale combattendo con gli Alpini e ottenendo, oltre alla Croce di guerra, anche due Medaglie d’argento.
Nel 1942 era stato promosso generale e nel 1943, trovandosi in Venezia Giulia al momento dell’armistizio, prese immediatamente contatti con la Resistenza.
Avuto il comando delle “Fiamme Verdi”, il generale Masini (che aveva assunto il nome di battaglia di “Fiore”), ne organizzò l’attività lungo tutto l’arco alpino e particolarmente in Lombardia, dall’alta Val Camonica, alla Valtellina, alla Brianza, riuscendo a guidare la lotta contro i nazifascisti e al tempo stesso a risolvere i contrasti che spesso sorgevano tra le formazioni di ispirazione cattolica lombarde e i garibaldini.
Nel luglio del 1945 fu collocato in congedo e, nominato commissario del Club Alpino Italiano. Ebbe così modo di riorganizzare l’attività del CAI (aveva alle spalle l’esperienza della Scuola centrale militare di alpinismo di Aosta). Entrato nel PSI, nel 1953 fu eletto deputato socialista per la Circoscrizione Bergamo-Brescia.