Luigi Ruggeri
Subito dopo l'armistizio aveva lasciato la Guardia di finanza per entrare nella Resistenza, distinguendosi in numerose azioni. Nel luglio del 1944 a "Carmen" - questo il nome di battaglia di Ruggeri - fu affidato il comando di un distaccamento del Battaglione "Forni" della 31a Brigata, dopo che il giovane finanziere ed i suoi compagni avevano condotto un'audacissima azione nella stazione ferroviaria di Fidenza. "Carmen" e i suoi, infatti, erano riusciti a sottrarre ai tedeschi quattro cannoni anticarro, che si rivelarono utilissimi per contrastare il pesante rastrellamento nazifascista che fu condotto nella Val d'Arda e in Val Ceno dal 16 al 30 luglio del '44. Gli anticarro, però, non bastarono e la Brigata "Val Ceno" fu dispersa. "Carmen" e i suoi, che avevano continuato a combattere a Bore, scesero in pianura ed operarono nel basso Cremonese. Ruggeri fu poi assegnato al Comando provinciale delle "Garibaldi" a Cremona e qui organizzò una squadra GAP, che condusse a termine audaci azioni contro i nazifascisti. Caduto in mano nemica, "Carmen" il 20 settembre fu rinchiuso a Villa Merli e sottoposto a tortura. Dopo l'uccisione di un ufficiale repubblichino, i fascisti decisero di "dare una lezione" ai cremonesi e, prelevato Ruggeri da Villa Merli, lo fucilarono pubblicamente per rappresaglia sulla piazza principale di Pozzaglio. Sulla morte di "Carmen" è stata composta, sull'aria di un motivo popolare, la canzone "Il partigiano di Pozzaglio". Proprio nel Municipio di Pozzaglio, nel settembre del 2004, si è svolta una commossa manifestazione in onore di Luigi Ruggeri, nel sessantesimo del suo sacrificio, ed una corona è stata deposta alla lapide che lo ricorda.