Luigi Sedea
Ufficiale di complemento, l'8 settembre 1943 era sottotenente nel 119° Reggimento fanteria della Divisione "Emilia" mobilitato in Dalmazia. Al momento dell'armistizio il giovane ufficiale si schierò subito contro i tedeschi e li combatté per circa un mese sino a che, catturato, fu fucilato.
La medaglia alla memoria di Luigi Sedea è stata concessa con questa motivazione: "Su terra straniera all'atto dell'armistizio, tenendo fede alle leggi dell'onor militare chiedeva insistentemente di battersi contro i tedeschi. Lasciato per necessità d'impiego in zona arretrata, saputo che il suo battaglione stava per entrare in azione, invocava reiteratamente l'assegnazione a reparto di prima linea. Nel frattempo, manifestatosi in posto violenta aggressione nemica, reagiva d'impeto con entusiastico ardore alimentando la tenace resistenza col suo valoroso esempio. Delineatasi la crisi, riusciva, attuando audaci iniziative, a portarsi in caposaldo montano nel quale impegnavasi in epica lotta, che protraeva con indomito valore fino all'esaurimento di ogni mezzo di offesa favorendo in tal modo l'ulteriore resistenza di altra unità. Catturato, affrontava con stoica fermezza la fucilazione confermando, con l'estremo sacrificio, le sue preclari virtù militari".
A Luigi Sedea è stata intitolata una via della sua città natale.