Luigi Tinti
Aveva prestato servizio militare nei paracadutisti. L'armistizio lo sorprese a Firenze e Tinti, ritornato a Imola, si impegnò subito nella Resistenza. Nel febbraio 1944, a Cortecchio, formò il primo gruppo partigiano (la banda "Bob", dal nome di battaglia di Luigi Tinti). Nel marzo il gruppo era già diventato la IV Brigata Garibaldi. Nel giugno, dopo lo scontro di Monte La Faggiola, "Bob" divenne il comandante della 36ma Garibaldi, che era stata intitolata ad Alessandro Bianconcini, il professore fucilato con altri sette patrioti a Bologna. Forte di oltre mille partigiani, la 36ma partecipò a numerosi scontri contro i nazifascisti, tra cui quello di Monte Battaglia. Costretto a passare le linee degli Alleati per evitare l'annientamento della Brigata, "Bob", raggiunta Firenze con i suoi uomini, si arruolò nel Gruppo di Combattimento "Cremona" e partecipò alla liberazione di Bologna. Nella primavera del 1945, entrato in linea accanto ai reparti dell'VIII Armata a Mezzano di Ravenna, continuò sino alla vittoria la lotta contro i nazifascisti. Su Luigi Tinti e le sue imprese nella Resistenza è stato girato un film documentario; i suoi concittadini gli hanno intitolato una strada.