Mario Andreis
Attivo antifascista a Torino sin dagli anni giovanili fu, con Aldo Garosci, tra i primi organizzatori del movimento "Giustizia e Libertà". Con Garosci fondò, nel 1930, il foglio clandestino Voci di Officina che, orientato a sinistra, era realizzato in collaborazione con operai della Fiat. Arrestato nel 1931 con altri studenti e professionisti, fu condannato dal Tribunale speciale a otto anni di reclusione. Detenuto nelle case di pena di Piacenza e di Castelfranco Emilia, Andreis riottenne la libertà soltanto alla caduta di Mussolini.
Dopo l'armistizio, fu tra gli organizzatori della Resistenza e delle formazioni GL in Piemonte e rappresentò il Partito d'Azione nel Comitato di Liberazione Nazionale della regione.
Dopo la Liberazione, allo scioglimento del PdA, aderì al Partito socialista. È stato vice presidente dell'ANPI nazionale.