Mario Della Venezia
Col nome di battaglia di “Orfeo” aveva combattuto contro i nazifascisti nella zona del Cansiglio, partigiano nella compagnia “Biancotto” di una Brigata Garibaldi.
Catturato dai repubblichini un mese e mezzo prima della Liberazione, Mario Della Venezia era stato incarcerato e duramente seviziato, tanto che quando riacquistò la libertà dovette imbacuccarsi per proteggere uno zigomo sbriciolato e un occhio reso inservibile.
Come ebbe a raccontare dopo la Liberazione, aveva assistitito alla deportazione di diecine di concittadini israeliti, portati via da Venezia in carriola, perché anziani o malati.
Per tutta la sua lunga esistenza, Mario Della Venezia ha reso testimonianza delle atrocità compiute dai nazifascisti e della necessità di continuare a vigilare e a battersi in difesa della libertà e della democrazia, garantite dalla Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza.