Mario Fioretti
Esponente della piccola borghesia romana, antifascista, giovane giurista dalle grandi prospettive entrato in magistratura appena ventottenne, docente di diritto romano e civile, durante l'occupazione tedesca della Capitale contribuì, con Eugenio Colorni, alla redazione, stampa e diffusione dell'Avanti! clandestino. Dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943 entrò nella Resistenza romana, partecipando al Movimento di unità proletaria.
Fioretti – che Sandro Pertini ebbe a definire "anima ardente e generoso apostolo del Socialismo" – fu abbattuto a rivoltellate in piazza di Spagna, dove una targa ricorda il suo sacrificio. A sparargli fu un fascista di una squadra della Guardia Nazionale Repubblicana, appena costituita, che l'aveva seguito e circondato dopo aver tenuto un "comizio volante" contro i nazifascisti nel quartiere Flaminio. Il suo funerale fu seguito da oltre duemila persone.
(DDP)