Mario Fiorioli
Proveniente dalla Francia, nel 1934 si era trasferito a Torino dove, ottenuta la maturità scientifica, era stato assunto come impiegato alla Michelin. Fiorioli, chiamato alle armi, era entrato alla Scuola allievi ufficiali di Bassano del Grappa e ne era uscito sottotenente degli Alpini. Dal 1939 all'8 settembre 1943 aveva fatto parte del battaglione Val Toce del 20° Raggruppamento Alpini sciatori e, al momento dell'armistizio, mentre si trovava in Alta Savoia, era stato fatto prigioniero dai tedeschi. Deportato in Germania, il giovane ufficiale, dopo 19 mesi di prigionia, era riuscito ad evadere e a tornare a Torino, dove il 14 aprile 1945 era entrato nella Resistenza, inquadrato nella 2a Brigata "Bruno Buozzi". Nei giorni dell'insurrezione Fiorioli prese parte agli scontri con i nazifascisti davanti alla stazione Dora e, durante l'assalto a un carro armato, fu gravemente ferito. Trasportato all'ospedale vi morì il giorno dopo il ricovero. Era il 26 aprile 1945. Il 6 ottobre dello stesso anno, a Torino in corso Vigevano, fu apposta la lapide che lo ricorda. Nel 1949 l'Università gli conferì, "ad honorem", la laurea in Scienze politiche.