Mario Graziola
Militante comunista dal 1921, negli anni del regime fu molto attivo nell'organizzazione antifascista clandestina. Nel marzo del 1943, fu tra gli organizzatori degli scioperi "contro la fame e la guerra", che si svolsero nelle fabbriche del Biellese dal 9 marzo al 6 aprile. Dopo l'annuncio dell'armistizio, prese parte alla Guerra di Liberazione nelle file della Resistenza. Partigiano combattente del Distaccamento "Piave", Graziola (che aveva assunto il nome di battaglia di "Arcos"), fu poi intendente della II Brigata Garibaldi "Biella". Catturato dai repubblichini nel marzo del 1944, il patriota comunista fu portato a Torino e rinchiuso alle "Nuove". Uscì dal carcere un mese dopo, per venire fucilato dai fascisti a Caluso. A Mario Graziola fu intitolata la Brigata SAP biellese, comandata da Giuseppe Bricarello, chiamato "Bocia". Oggi porta il nome di Graziola una piazza di Lessona.