Mario Romagnoli
Aveva partecipato alla Prima guerra mondiale come volontario. Diventato poi ufficiale in servizio permanente effettivo, nel giugno del 1943, con il grado di colonnello, ebbe il comando del 33° Reggimento di artiglieria della Divisione "Acqui", di presidio nell'isola di Cefalonia. Dopo l'armistizio, non avendo voluto arrendersi ai tedeschi, fu tra i più strenui difensori dell'isola, come ricorda la motivazione della massima ricompensa al valore che recita: "Tenace sostenitore della lotta contro i tedeschi, durante la battaglia di Cefalonia sotto il furioso spezzonamento e mitragliamento aereo, trascinava i suoi soldati ad una titanica lotta destando l'ammirazione dei suoi superiori e dei gregari per le sue eccezionali doti di capacità e per la sua audacia. Dopo disperata resistenza, travolte dalla potenza nemica tutte le batterie, veniva catturato. Affrontava la morte dinanzi al plotone di esecuzione con sprezzante e fiero contegno, meritando la gloria dei martiri". A Mario Romagnoli è intitolata una via di Roma.