Medardo Bottonelli
Subito dopo l’8 settembre 1943, Bottonelli, che militava già clandestinamente nel Partito comunista, era entrato col nome di battaglia di “Sfilatino”, al comando di una Compagnia della Brigata Garibaldi “Camicie rosse”.
Nell’ottobre morì a Vigorso di Budrio, combattendo valorosamente contro i nazisti, come attesta la decorazione alla sua memoria che ricorda: “Valoroso combattente della Guerra di Liberazione, partecipava a numerosi fatti d’arme distinguendosi per coraggio e sprezzo del pericolo. Sempre alla testa della sua indomita Compagnia, primo tra i primi attaccava e contrattaccava senza mai evitare le soverchianti forze nemiche. Circondato con i suoi compagni da un numeroso gruppo tedesco condusse eroicamente la difesa a tutta oltranza fino all’ultima cartuccia, finché ferito, piuttosto che arrendersi, si lanciava contro il nemico brandendo come clava il moschetto. Colpito al petto da una raffica di mitra, cadeva da eroe gridando <Viva l’Italia>”.
A Medardo Bottonelli è intitolata una delle strade di Bologna.