Miro Luperi
Aveva assolto agli obblighi di leva in Marina come trombettiere ed era poi stato assunto come operaio all'Arsenale della Marina militare di La Spezia. L'8 settembre 1943, abbandonato il suo posto di lavoro, salì sui monti della Garfagnana, contribuendo all'organizzazione delle prime formazioni della Resistenza. Luperi era al comando di un distaccamento della Brigata Garibaldi "Ugo Muccini", che aveva impegnato duramente i tedeschi sul Monte d'Animo, quando cadde per consentire ai suoi uomini, in inferiorità numerica e di armamento, di sganciarsi. Nel 1950, il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, ha decretato la massima ricompensa militare alla memoria del giovane operaio con questa motivazione: "Infaticabile organizzatore ed ardito combattente della lotta partigiana, ripetutamente si distingueva per atti di abnegazione, di iniziativa e di coraggio. Partecipava, volontario, con una ventina di partigiani, ad un'azione particolarmente rischiosa, conquistando arditamente una importante posizione montana. Due compagnie tedesche contrattaccavano allora da più lati, determinando una situazione oltremodo difficile. Con generoso slancio decideva di sacrificarsi per consentire la ritirata ai compagni. Rimasto solo sulla posizione, sosteneva lungamente viva azione di fuoco, mantenendo impegnati i nemici ed infliggendo loro numerose perdite. Continuava intrepido a battersi sino a che, quasi esaurite le munizioni ed assicurata la salvezza dei suoi, cadeva da prode sulla cima da lui difesa con leggendario coraggio". A Miro Luperi è intitolato lo Stadio comunale di Sarzana.