Nerone Fontanot
Era cresciuto in Francia, dove il padre, Giuseppe, era emigrato da Ronchi dei Legionari nel 1923 per sottrarsi alle persecuzioni dei fascisti italiani. René, così lo chiamavano in famiglia, aveva abbandonato la fabbrica dove lavorava per non collaborare con gli occupanti nazisti. Si era trasferito a Chatellerault (Vienne) e qui aveva organizzato un gruppo di Francs-tireurs e partisans.Dopo aver condotto numerose azioni di guerra, abbattuto collaborazionisti, attaccato treni, depositi di munizioni e posti di blocco, nel settembre del 1943 René cadde in mano al nemico. Rinchiuso in un carcere e sottoposto a tortura, il giovane operaio tentò l'evasione segando le sbarre della cella. I guardiani, purtroppo, lo sorpresero e, per due giorni e due notti, lo tennero con le mani e i piedi legati. Lo sciolsero soltanto per fucilarlo con altri sette partigiani francesi. Nove mesi dopo, anche il giovanissimo fratello di Nerone, Giacomo, faceva la stessa, tragica fine.