Onorina Brambilla Pesce
"Nori", come la chiamava il marito (Giovanni Pesce), e come la chiamavano gli amici e i compagni aveva ricevuto, giovedì 7 dicembre 2006, l'«Ambrogino d'oro», il riconoscimento del Comune di Milano ai cittadini illustri. Un premio per l'impegno che, per tutta la vita, "Nori" aveva dedicato a tener viva la memoria della Resistenza e dei campi di sterminio nazisti ai quali era sopravvissuta.
Era il 12 settembre 1944 quando "Sandra" (questo il nome di battaglia di una delle più audaci staffette partigiane milanesi, che aveva già contribuito all'organizzazione degli scioperi del marzo 1943 e 1944, realizzati nel pieno della guerra e del regime fascista) cadde nelle mani dei fascisti repubblichini. Per due mesi fu sottoposta a pesanti interrogatori in quella che era, allora, la "Casa del Balilla" di Monza, ma la ragazza non si lasciò sfuggire nulla di compromettente. Eppure era una delle dirigenti milanesi dei "Gruppi di difesa della donna", la struttura del CLN che affiancava le formazioni partigiane in città e in montagna.
L'11 di novembre "Sandra" veniva prelevata dalla cella nella quale era tenuta in isolamento e fatta salire su un autobus. Né lei né gli altri "passeggeri" sapevano quale era la destinazione. Lo scopriranno due giorni dopo, quando verranno scaricati nel campo di concentramento di Bolzano-Gries. Nel campo, Onorina Brambilla (numero di matricola 6087), resterà (sempre in attesa di essere trasferita in Germania, ma senza sapere quale sorte era riservata ai detenuti dei lager nazisti), sino alla liberazione, avvenuta il 29 aprile del 1945. Su questa esperienza e su quella nella Resistenza, "Nori" ha continuato a rendere testimonianza in convegni, dibattiti, lezioni nelle scuole.
Con Giovanni Pesce è stata la protagonista del film di Marco Pozzi, Senza tregua, presentato nel 2003 alla Mostra del cinema di Venezia. Con altri ventiquattro "testimoni" aveva contribuito alla realizzazione del documentario Il primo giorno - Milano, 25 aprile 1945 che, per iniziativa della Provincia di Milano è andato in scena al "Dal Verme" nel sessantesimo della Liberazione.