Osvaldo Poppi
Compresa la realtà sociale delle campagne reggiane, Poppi che era ufficiale della Milizia fascista e che dal 1932 era segretario del Fascio di San Bartolomeo (RE), nel 1936 entrò nell'organizzazione comunista clandestina. Arrestato nel 1939, per il suo impegno antifascista è condannato a vent'anni di carcere. Dopo tre anni e mezzo di detenzione, evade e si rifugia in Svizzera. Il 3 agosto 1943 rientra clandestinamente a Reggio Emilia e, col nome di battaglia di "Davide", dopo l'armistizio è designato responsabile militare per la zona montana. Assolve all'incarico sino a che Giuseppe Alberganti non decide il suo trasferimento a Modena, come responsabile dei GAP locali. Ferito alla gola durante un'azione a Pieve Trebbio (MO), nell'aprile del 1944 "Davide" riesce a raggiungere le formazioni partigiane sull'Appennino modenese e, come commissario politico di Mario Ricci, le ricompatta e le riorganizza; getta anche le basi di quella che diverrà la repubblica partigiana di Montefiorino. Nell'autunno del 1944 "Davide", per superare problemi sorti con i partigiani delle "Brigate Italia", decide di attraversare le linee e di portarsi a Roma. All'indomani della Liberazione è chiamato a Milano, quale membro del comitato economico del CLNAI. Allo scioglimento di tale organismo, torna nella sua Reggio e abbandona la politica attiva.