Paolo Alatri
Nato in una famiglia ebraica aveva compiuto gli studi liceali al “Torquato Tasso” di Roma, avendo tra i compagni Mario Alicata e Bruno Zevi. Nel 1940 si era laureato ed era entrato nel Partito d’Azione, nelle cui file militò dopo il 25 luglio 1943, partecipando alla difesa di Roma sino alla liberazione della Capitale.
Redattore capo di “Italia Libera”, nel 1947 fu redattore della “Repubblica Italiana” e, successivamente direttore responsabile del quotidiano “Il Paese”. Paolo Alatri, che nel 1948 si era iscritto al PCI, ha collaborato anche a “l’Unità”, al “Corriere della sera”, a “Rinascita” e ad altri importanti quotidiani e riviste. Per anni alternò l’attività politica e pubblicistica all’insegnamento universitario negli Atenei di Palermo, Messina e Perugia. Qui fu anche responsabile del Dipartimento di Scienze Storiche.
Per due volte consigliere comunale nella Capitale, nel 1963 fu eletto deputato comunista per la Circoscrizione romana.
Autore di una grande quantità di opere (ricordiamo qui soltanto quelle su Gabriele D’Annunzio, sui protagonisti dell’Illuminismo e l’ “Antologia dell’Antifascismo italiano”), Paolo Alatri è stato membro della Comunità europea degli scrittori e, dal 1961 al 1970, presidente dell’Associazione Italia-URSS, dal cui comitato direttivo si dimise nel 1980 in segno di solidarietà con lo scrittore moscovita Andrei Sacharov.