Paolo Salvi
Ginnasta di livello internazionale (nel 1912 aveva vinto a Stoccolma la sua prima Medaglia d'oro per la Ginnastica artistica), Salvi aveva dovuto interrompere l'attività agonistica per lo scoppio del primo conflitto mondiale. Dopo la guerra, nel corso della quale era stato mobilitato, aveva ripreso la sua attività sportiva e, nel 1920 in Belgio, vinse ancora l'Oro olimpico nella stessa disciplina. Antifascista, Paolo Salvi, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, fu arrestato dalla polizia - ad Albenga, dove allora abitava - che dopo qualche giorno lo rilasciò. Nel gennaio 1944, per il campione olimpico un nuovo arresto e la trafila tra il carcere di Savona e quello di Marassi. Tradotto quindi nel campo di concentramento di Fossoli, per Paolo Salvi si aprì la strada della deportazione in Germania. Rinchiuso nel lager di Mauthausen il 21 giugno 1944, l'atleta vi morì (stando a una comunicazione del Comando tedesco al Comune di residenza), "per mitragliamento aereo del nemico".