Pasquale Educ
Giovanissimo, con il nome di battaglia di "Bandiera", ha preso parte alla Guerra di liberazione combattendo nella 3a Brigata "Matteotti". Il 30 luglio del 1944 Educ fu tra i protagonisti della battaglia di Valperga e un mese dopo, a Cuorgnè, con i partigiani del suo distaccamento, fece saltare in aria il ponte sul torrente Orco. Il 21 ottobre del 1944 il ragazzo, nel corso di combattimenti violentissimi tra i partigiani e formazioni antiguerriglia composte di soldati tedeschi e collaborazionisti russi, fu catturato. Dopo due giorni finì davanti ad un plotone d'esecuzione.
Questa la motivazione della massima onorificenza militare conferita a Pasquale Educ: "... durante un violento attacco in forze da parte di formazioni russo-tedesche che costringeva, dopo alterne ed aspre vicende, il ripiegamento dei reparti partigiani, volontariamente rimaneva da solo sulla posizione con un'arma automatica per mantenere impegnato il nemico e dar modo di porre in salvo i feriti. Soverchiato da forze superiori si difendeva a colpi di bombe a mano, finché esaurite le munizioni veniva catturato e condannato alla fucilazione. Rifiutava la possibile evasione per evitare la rappresaglia del nemico contro la popolazione che avrebbe dovuto rispondere della sua fuga dicendo a chi gliela proponeva: 'Dite al mio comandante che sono fiero di aver compiuto tutto il mio dovere'. Affrontava serenamente la morte e cadeva sotto il piombo nemico gridando: "Viva l'Italia!".